vendredi 13 septembre 2013

Biologico, in calo le superfici ma aumentano le aziende e i consumi

Calano le superfici bio ma cresce la filiera corta dal produttore al consumatore. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Marche sull’ultimo rapporto del Sinab sull’agricoltura biologica nella regione. Secondo i dati, il numero complessivo degli operatori fa segnare un calo del 6 per cento (da 2-127 a 2.007), ma crescono della stessa percentuale le aziende che producono, trasformano e vendono prodotti biologici. Un trend confermato dall’analisi sulle coltivazioni. La superficie totale si è ridotta del 2 per cento, ma le produzioni più rivolte al mercato fanno segnare un aumento. E’ il caso degli ortaggi (+12 per cento), dell’olivo (+6 per cento) e dei cereali (+28 per cento), mentre tengono frutta fresca e uva. Il segnale di un maggiore impegno delle aziende agricole marchigiane verso esperienze di filiera corta, dal campo alla tavola, capaci di far fronte alla grande richiesta di prodotti biologici, unico settore a far segnare una crescita in tempi di crisi. Basti ricordare, sottolinea Coldiretti, che nel primo semestre del 2013 gli acquisti domestici di biologico confezionato sono aumentati dell’8,8 per cento in valore, secondo Ismea, mentre nello stesso periodo la spesa agroalimentare è risultata in flessione (-3,7 per cento). Il consiglio della Coldiretti è quello di acquistare i prodotti biologici direttamente nelle aziende, nelle botteghe e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica che garantiscono l’origine nazionale degli alimenti in vendita. Sul territorio regionale sono oggi presenti quasi 200 aziende che puntano sulla filiera corta, oltre a 37 agriturismi e ristoranti che servono pasti bio, 51 negozi specializzati, 38 gruppi di acquisto solidale e 11 mercatini (elaborazione Coldiretti su dati Biobank). In tutto una rete di commercializzazione che conta oltre trecento punti.

Source: http://goo.gl/sbYfgd

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