Alberese, provincia di Grosseto, riscopre un pezzo della sua antica dieta.
Rinasce infatti il pane di Alberese, la cui produzione diffusa inizierà ad ottobre 2012.
Dietro a tale alimento, uno studio ed un progetto che vede coinvolti attori pubblici e privati: l'assessorato all'agricoltura della Toscana, ma anche Unicoop, il movimento cooperativo del consumo, la società Cerealia di Montaione e l'azienda regionale agricola di Alberese.
Tale azienda con i suoi terreni è il luogo dove il pane viene realizzato. I campi sono così nel Parco naturale della Maremma: armonia tra uomo e selvatico, tra macchia mediterranea e terreni coltivati, tra pianure e dune. Ogni tipo di coltivazione avviene secondo metodi biologici. Il pane di Alberese viene poi ottenuto da antichi grani toscani, i loro benefici sulla salute attestati da diversi studi.
Riassume così Enzo Rossi, assessore all'agricoltura della Provincia di Grosseto: "La riscoperta dei semi antichi e delle tecniche di coltivazione della nostra tradizione consentirà infatti di recuperare un ulteriore segmento di mercato e un rapporto diverso con il consumatore, che troverà in questo pane qualcosa di più di un semplice alimento, ovvero il ricordo della propria infanzia e i valori di un territorio che è già di per sé un'eccellenza".
E poi, il passaggio ulteriore. Il pane di Alberese può diventare trampolino per la diffusione del pane toscano, favorendo l'intera economia della regione, con un prodotto che unisca convenienza e salute.
Infatti "Nel mondo, sta aumentando il consumo del pane. Fuori anche dai confini italiani la gente si sta abituando sempre più a mangiarlo. Noi bisogna dire che il pane ‘sciapo' toscano, oltre che buono, può anche aiutare a prevenire problemi di salute oggi sempre più diffusi. Naturalmente dobbiamo farlo con studi scientifici. Il mercato c'è e dobbiamo far diventare il pane uno dei nostri prodotti da esportazione. Il che porterà anche un po' di ricchezza alla nostra economia".
NOTA: l'immagine dell'articolo proviene dal sito gonews.it
Source: NewsFood (http://goo.gl/0kfHX)
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