La nostra è tra le cinque regioni più "bio" d'Italia
In Toscana è boom di allevamenti biologici, + 28% rispetto al 2011, addirittura + 53% rispetto al 2009. Il granducato si conferma tra le cinque regioni italiane più “bio” d’Italia con 3.530 operatori, tra cui 2.344 produttori (+3%) e quasi 91mila ettari pari a circa l’8% della superficie totale nazionale destinata alla coltivazione biologica.
Tra le colture principali, le foraggere con la produzione di granella, i cereali (+57%), olio (+13%) e vite (+17%) che hanno fatto registrare una tendenza di crescita insieme alla frutta (+33%) e agli agrumi (+14%). In flessione invece gli spazi per la coltivazione di ortaggi (-33%).
L’agricoltura toscana punta (anche) sul biologico, settore in controtendenza come hanno evidenziato i dati di Ismea sui consumi di cibi confezionati nel primo semestre (+8,8%) in una scenario dove, per effetto della crisi, i consumi generali sono in discussione. A dirlo è Coldiretti Toscana analizzando il rapporto Sinab 2012 in occasione della XIV edizione della “Biodomenica”.
Una produzione, quella biologica che ha trovato nella rete di Campagna Amica, nei mercati esclusivi degli agricoltori, nelle Botteghe e nella vendita diretta dal produttore al consumatore un “canale” privilegiato che nel frattempo, in Toscana, ha conosciuto una espansione omogenea su tutto il territorio. Attualmente sono 69 gli appuntamenti con i mercati in piazze, borghi, centri di interesse ogni settimana, 500 le aziende agricole accreditate che effettuano vendita diretta, 25 Botteghe e 25 ristoranti che utilizzano prodotti a km zero nei loro piatti e ricette. Ma a spingere il biologico – spiega Coldiretti - sono stati anche i recenti troppi scandali alimentari che hanno spinto il consumatore a “cercare” prodotti sani, genuini, locali, sostenibili e preferibilmente biologici se non biodinamici.
Source: In Toscana (http://goo.gl/P2tXJU)
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