Il suggerimento viene dagli Stati Uniti che, dopo le terapie psicologiche, si affidano a poster per far mangiare più frutta e verdura ai bambini
di TN
Negli Stati Uniti le abitudini alimentari dei più piccoli sono oggetto di studi e molte attenzioni. In particolare l'annoso problema di far mangiare ai bambini più frutta e verdura è particolarmente sentito.
Fino ad oggi si è tentata la via psicologica, con sedute di gruppo con bambini, genitori ed educatori, ma senza risultati sensibili e apprezzabili, almeno in rapporto agli elevati costi sostenuti dalle scuole e dalla pubblica amministrazione.
Un recente studio dell'Università del Minnesota, però, rivoluziona l'approccio, pensando che un messaggio subliminale potrebbe sortire gli effetti desiderati.
Lo studio ha confrontato il comportamento alimentare degli scolari della cittadina di Richfield in due giorni scelti a caso nei quali è stato servito il medesimo menu, ma solo il primo giorno era stato appeso sulle pareti della mensa un poster di frutta con bellissime carote in evidenza.
In entrambi i giorni gli scolari erano liberi di scegliere anche mele grattugiate o fette d'arancia al posto delle verdure.
I calcoli sono poi stati fatti sottraendo la quantità di verdure consumate da quelle dispensate, tenendo conto anche di quelle lasciata nei piatti, sui tavoli e per terra dopo che i bambini avevano lasciato la mensa. Dividendo gli avanzi per il numero effettivo dei convitati di ogni giorno è stato possibile risalire al consumo pro capite nei due giorni.
Quello dei piselli è aumentato dal 6,3 al 14,8% e quello delle carote dall'11,6 al 36,8%, un incremento risultato statisticamente significativo.
Source: http://goo.gl/hecse
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