Roberto Cherubini, presidente del Gruppo Acquisto Solidale Macerata, interviene sull’apertura dei centri commerciali in provincia e riflette sul significato di quelli che definisce “ luoghi assurdi che hanno svuotato le città e resi ignoranti i cittadini”.
«Nonostante la spaventosa crisi economica e culturale - scrive – continuano ad aprire centri commerciali enormi, senza anima, dove l’essere umano è ridotto a consumatore compulsivo.
A nulla valgono gli appelli, che arrivano da ogni parte, sull’importanza di ciò che mangiamo, sia per la nostra salute che per la sopravvivenza degli agricoltori.
Continuiamo invece in massa ad assalire questi luoghi tristi dove l’alimento è diventato merce e quindi confrontato in base al prezzo e non alla qualità.
Le zucchine arrivano dal Giappone, l’olio extravergine diventa tale trasformando l’olio lampante con trucchi ai limiti della truffa, la pasta industriale è essiccata in un’ ora e perde ogni proprietà, la carne proviene da allevamenti intensivi che fanno ingrassare enormemente le bestie in pochissimo tempo facendo loro sviluppare tossine gravissime per la nostra salute.
Ma noi continuiamo a girare tra i banconi riempiendo carrelli studiati per la nostra compulsività e per farci sprecare.
Per ogni europeo si producono 840 chilogrammi di cibo all’anno e di questi 560 vengono mangiati, 280 sprecati. 200 chilogrammi di cibo vengono sperperati in fase di produzione e 80 gettati nella pattumiera dai consumatori per varie ragioni (scaduti, non graditi, rovinati).
Dal 1974 lo spreco mondiale di cibo è cresciuto del 50%, ma è cresciuto anche il numero dei denutriti. Complessivamente 1.300.000.000 tonnellate di cibo vengono sprecate ogni anno nel mondo, il peso di 8600 navi da crociera. Solo questi pochi dati bastano per dire che non abbiamo conoscenza né consapevolezza dei problemi alimentari.
Quando smetteremo di essere consumatori compulsivi per diventare consumatori critici?A nulla valgono gli appelli, che arrivano da ogni parte, sull’importanza di ciò che mangiamo, sia per la nostra salute che per la sopravvivenza degli agricoltori.
Continuiamo invece in massa ad assalire questi luoghi tristi dove l’alimento è diventato merce e quindi confrontato in base al prezzo e non alla qualità.
Le zucchine arrivano dal Giappone, l’olio extravergine diventa tale trasformando l’olio lampante con trucchi ai limiti della truffa, la pasta industriale è essiccata in un’ ora e perde ogni proprietà, la carne proviene da allevamenti intensivi che fanno ingrassare enormemente le bestie in pochissimo tempo facendo loro sviluppare tossine gravissime per la nostra salute.
Ma noi continuiamo a girare tra i banconi riempiendo carrelli studiati per la nostra compulsività e per farci sprecare.
Per ogni europeo si producono 840 chilogrammi di cibo all’anno e di questi 560 vengono mangiati, 280 sprecati. 200 chilogrammi di cibo vengono sperperati in fase di produzione e 80 gettati nella pattumiera dai consumatori per varie ragioni (scaduti, non graditi, rovinati).
Dal 1974 lo spreco mondiale di cibo è cresciuto del 50%, ma è cresciuto anche il numero dei denutriti. Complessivamente 1.300.000.000 tonnellate di cibo vengono sprecate ogni anno nel mondo, il peso di 8600 navi da crociera. Solo questi pochi dati bastano per dire che non abbiamo conoscenza né consapevolezza dei problemi alimentari.
I più grandi studiosi ci stanno dicendo che tante delle nostre malattie dipendono da ciò che mangiamo e scandali quotidiani dimostrano che spesso nelle nostre tavole portiamo alimenti pessimi.
Perché è successo tutto questo? E’ successo perché abbiamo tolto il potere ai contadini, unici grandi artefici della produzione alimentare, dandolo in mano a multinazionali senza scrupoli.
Basta scorrere qualche video sugli allevamenti intensivi o informarsi in altri modi per scegliere di evitare i supermercati e privilegiare i produttori locali che in tanti modi diversi si stanno organizzando.
Come è possibile che siamo ancora così disinformati e menefreghisti?
Spero che guardando i video che posto di seguito anche un solo lettore di CM cambi le sue abitudini alimentari per migliorare prima di tutto la qualità della sua vita.
Basta pochissimo, basta avere nella scelta degli alimenti la stessa attenzione che abbiamo quando acquistiamo un telefonino o un televisore.
Acquistiamo prodotti locali, meglio se biologici, cercando di conoscere i produttori ed il loro duro lavoro che salvaguarda la terra.
Acquistiamo meno alimenti ma paghiamoli il giusto domandandoci come sia possibile trovare dell’olio extravergine di oliva a 3 euro al litro (olio lampante con 5 % di olio extravergine).
Boicottiamo i grandi supermercati a favore dei mercatini locali, dei gruppi di acquisto, dei negozi di qualità.
Risparmiamo sui consumi futili e non sugli alimenti.
Domandiamoci come un panino con dentro un hamburger possa costare un euro e perché quella stessa “catena del disgusto” usa 17 ingredienti per fare le patatine fritte .
L’inaugurazione del centro commerciale cuore Adriatico di Civitanova
Svegliamoci! È troppo importante ciò che immettiamo nel nostro corpo e dobbiamo conoscerlo nei dettagli.
Questo mio sfogo ed i miei toni alti nascono dalla lettura dell’articolo sull’inaugurazione dell’ennesimo orrore, questa volta a Civitanova (leggi).
Sfilano in bella vista questi politici inutili che si presentano in questi luoghi senza anima per avere le foto e gli articoli dei giornali , per poi essere assenti nel momento in cui i cittadini marchigiani propongono una legge di iniziativa popolare per la protezione del territorio.
Carlo Petrini (patron di Slow Food), che ha visitato Macerata e Grottammare qualche giorno fa, si è fortemente indignato perché all’ incontro nel quale si illustrava la proposta di legge di iniziativa popolare appoggiata da più di 90 associazioni erano presenti meno del 10% del consiglieri regionali (guarda il video).
Questo mio sfogo ed i miei toni alti nascono dalla lettura dell’articolo sull’inaugurazione dell’ennesimo orrore, questa volta a Civitanova (leggi).
Sfilano in bella vista questi politici inutili che si presentano in questi luoghi senza anima per avere le foto e gli articoli dei giornali , per poi essere assenti nel momento in cui i cittadini marchigiani propongono una legge di iniziativa popolare per la protezione del territorio.
Carlo Petrini (patron di Slow Food), che ha visitato Macerata e Grottammare qualche giorno fa, si è fortemente indignato perché all’ incontro nel quale si illustrava la proposta di legge di iniziativa popolare appoggiata da più di 90 associazioni erano presenti meno del 10% del consiglieri regionali (guarda il video).
Finchè avremo questa gente a rappresentarci faremo pochi passi in avanti e molti in dietro.
Source: http://goo.gl/OupJCW
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