Ad un anno dall’inaugurazione, Coop Conselice fa i conti con la sua missione di “eco-negozio”. E il bilancio è “in verde”: consumato il 48% di energia in meno rispetto a un normale negozio
“La Coop sei tu, chi può darti di più”, recitava la famosa reclame della catena di supermercati e ipermercati, spot che in passato ebbero come regista lo stesso Woody Allen. Alla soglia dei 500 punti vendita, con quasi 57mila dipendenti e un fatturato 2011 intorno ai 13 miliardi di euro, la Cooperativa di Consumatori attiva nella grande distribuzione dall’alimentare all’abbigliamento, compresi viaggi e telefonia, ha pensato in grande per uno dei suoi più piccoli supermercati. Quello di Conselice, a Ravenna, che allo spegnimento della sua prima candelina, accende un traguardo del 48% di riduzione dei consumi rispetto ad un normale negozio, ossia 312.000 KWh di energia anziché i 600.000 KWh mediamente utilizzati in un supermercato di analoghe dimensioni e nella stessa area climatica. Con un impatto pressoché nullo in termini di CO2, poiché il negozio si approvvigiona esclusivamente da fonti rinnovabili, anche grazie al proprio impianto fotovoltaico dalla potenza di 30 kWp.
Risultati rilevanti dovuti anche ad altri molteplici accorgimenti di un edificio in certificazione energetica classe A. Innovazioni nella climatizzazione e ventilazione degli ambienti: durante l’inverno, grazie alla coibentazione dell’edificio e al recupero del calore di scarto dei frigoriferi (-25% dei consumi per il riscaldamento); d’estate, attraverso la progettazione bioclimatica, l’utilizzo di rivestimenti speciali e schermature solari, un utilizzo al minimo dell’aria condizionata (-90% dei consumi per il raffrescamento). E ancora, la catena del freddo attrezzata con apparecchiature ad alta efficienza energetica e la chiusura di tutti i banchi frigo, compresi i freschi (-41% per la refrigerazione).Lampade led e a basso consumo e all’uso preferenziale della luce naturale, con ampie vetrate e camini solari (1/3 dei consumi per l’illuminazione). Il sistema di raccolta delle acque piovane, convogliate per l’irrigazione delle aree verdi e per le cassette dei bagni (solo 1/3 dell’acqua è stata prelevata dall’acquedotto).
Un’identità “verde” per di più percepita e premiata dai consumatori, come indicato dai sondaggi, che hanno prediletto prodotti biologici e detersivi sfusi, rigorosamente trasportati in carrelli di plastica riciclata e molto gradito la “casa dell’acqua” posta all’uscita del punto vendita, così come le pensiline con pannelli fotovoltaici, le colonnine per i veicoli elettrici, la pista ciclo-pedonale di collegamento, la postazione esterna per la differenziazione dei rifiuti e quella interna per il bookcrossing .
Un punto vendita pilota – da circa 500 mq, 2milioni e mezzo di investimento e una ventina di lavoratori impiegati – segnalato e premiato su più fronti.Nell’ambito delle politiche di riduzione dell’impatto ambientale di Coop Adriatica (dove rientra appunto l’Emilia Romagna) non un “faro isolato”. Nella catena otto negozi sono interamente alimentati da energia “verde” e trentasei, oltre alla sede di Bologna, sono dotati di impianti fotovoltaici. Con il “Progetto Led”, si sono già sostituiti i sistemi d’illuminazione di oltre cento punti vendita e s’è inoltre attivato anche un percorso per l’implementazione del SGE (Sistema di gestione dell’energia), per il monitoraggio puntuale dei consumi energetici sull’intera rete vendita.
Source: http://goo.gl/4WYLc
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