Le etichette degli alimenti che acquistiamo sono uno strumento utile per orientare i nostri acquisti e alimentarci consapevolmente. Gaianews.it ha intervistato il dottor Maurizio Ferri, componente del Consiglio Direttivo SIMeVeP (Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva) su quali sono le indicazioni che le etichette devono contenere per legge e come i consumatori possono contribuire alla qualità del prodotto dopo l’acquisto del prodotto.
Maurizio Ferri: L’etichettatura degli alimenti è stata recentemente disciplinata dal Regolamento CE 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. Tra le diverse informazioni che confluiscono nelle etichette, ci sono quelle relative alla composizione e quantità dei diversi nutrienti (etichettatura nutrizionale). Nell’ambito della Strategia per la politica dei consumatori dell’UE 2007-2013, si è deciso di conferire maggiori poteri ai consumatori attraverso un’adeguata informazione nutrizionale sugli alimenti per aiutare ad effettuare scelte consapevoli durante l’acquisto del prodotto.
Ritengo che sia estremamente importante da parte del consumatore saper leggere le informazioni nutrizionali riportate in etichetta, sia per un uso adeguato dell’alimento sia per operare una scelta il più possibile vicina alle esigenze dietetiche individuali. A questo riguardo le campagne di educazione e informazione costituiscono un meccanismo importante per migliorare la comprensione delle informazioni alimentari da parte dei consumatori.”
D: A livello di nutrienti cosa è obbligatorio indicare in etichetta?
M.F.: La dichiarazione nutrizionale obbligatoria è relativa al valore energetico, quantità di grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale, ma può essere integrata con l’indicazione delle quantità dei acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi polinsaturi, polioli, amido, fibre, i sali minerali.Nell’ottica di una maggiore trasparenza nutrizionale e per fornire un aiuto ai consumatori nella lettura delle etichette, il regolamento CE 1169/2011 prevede anche l’utilizzo di forme di espressione e presentazione supplementari”.
M.F.: La dichiarazione nutrizionale obbligatoria è relativa al valore energetico, quantità di grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale, ma può essere integrata con l’indicazione delle quantità dei acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi polinsaturi, polioli, amido, fibre, i sali minerali.Nell’ottica di una maggiore trasparenza nutrizionale e per fornire un aiuto ai consumatori nella lettura delle etichette, il regolamento CE 1169/2011 prevede anche l’utilizzo di forme di espressione e presentazione supplementari”.
D: L’etichettatura di un prodotto solitamente riporta la lista completa degli ingredienti, i termini di scadenza, le modalità di conservazione e l’origine. Dunque possiamo dire che le etichette ricche di indicazioni sono sinonimo di qualità?
M.F.: Per aiutare il lettore diciamo subito che per legge le informazioni che obbligatoriamente devono essere riportate sulle etichette sono relative a: identità e composizione (ingredienti), proprietà o altre caratteristiche dell’alimento; informazioni sulla protezione della salute dei consumatori e sull’uso sicuro dell’alimento come ad esempio particolari attributi che possono avere un effetto nocivo sulla salute di alcune categorie di consumatori; la durata di conservazione (scadenza o termine minimo di conservazione) le condizioni di conservazione (es. in frigo a +4°C), istruzioni per l’uso sicuro; e infine le caratteristiche nutrizionali. Sicuramente più indicazioni ci sono maggiore sarà la consapevolezza del consumatore su ciò che sceglie e consuma. Ma è altresì importante che le etichette alimentari siano chiare e comprensibili e che le informazioni obbligatorie siano apposte in un punto della confezione che le renda facilmente visibili chiaramente leggibili. Ciò costituisce una precondizione perché il consumatore possa effettuare scelte alimentari e dietetiche più consapevoli. A questo riguardo il citato regolamento applicabile in tutti gli Stati membri contiene disposizioni specifiche relative alla grandezza dei caratteri ed altro”.
D.: Una volta acquistato il prodotto cosa possono fare i consumatori per conservarlo il meglio possibile?
M.F.: Il consumatore ha una sua responsabilità se si considera che nella epidemiologia delle infezioni alimentari le maggiori cause sono relative ad errori nella manipolazione e conservazione dei prodotti alimentari in ambiente domestico. E’ dunque necessario attenersi alle indicazioni di uso e conservazione soprattutto per i prodotti che presentano una data di scadenza ed hanno una vita commerciale breve (es. alimenti deperibili quali latte, yogurt, formaggi freschi, ecc). Inoltre determinati ingredienti o altre sostanze o prodotti (quali i coadiuvanti tecnologici), quando sono utilizzati nella produzione di alimenti e vi permangono possono provocare allergie o intolleranze in alcune persone e alcune di queste allergie o intolleranze costituiscono un pericolo per la salute delle persone colpite. E’ importante dunque che produttori forniscano informazioni sulla presenza di additivi alimentari, coadiuvanti tecnologici e altre sostanze con effetti allergenici o di intolleranza scientificamente dimostrati o prodotti, e che i consumatori leggano con attenzione le etichette.
Source: GaiaNews (http://goo.gl/hapQab)
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