jeudi 2 août 2012

Lo stile di vita dei bimbi italiani


Secondo un'indagine IPSOS per Save the Children, il 60% dei bambini italiani passa il proprio tempo libero al chiuso, il 39% mangia quotidianamente davanti alla tv, un quinto non fa abitualmente colazione a casa e soltanto il 25% segue l'importante regola dei 5 pasti al giorno.

fai sapere ai tuoi amici quello che ti piace Le abitudini alimentari e lo stile di vita dei bambini italiani non sempre soddisfano i criteri raccomandati da medici e specialisti dell’infanzia. La carenza di un’adeguata attività sportiva quotidiana e consuetudini alimentari spesso errate sono fattori alla base di obesità e chili di troppo che affliggono numerose famiglie nostrane. Questi i risultati portati alla luce dall’indagine svolta da IPSOS per Save the Children e Kraft Foods Italiasulle abitudini alimentari e quotidiane di bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni, distribuiti su tutto il territorio nazionale.

Secondo la ricerca, il 60% dei giovanissimi trascorre il tempo libero in casa, propria o di amici; il 19% non pratica alcuna attività motoria e svolge uno stile di vita impropriamente sedentario; 1 bambino su 5 passa più di tre ore al giorno davanti al televisore e la stragrande maggioranza di essi, il 75% circa, non si attiene all’importante regola di effettuare 5 pasti al giorno. Alla base di tali abitudini errate, che variano a seconda della posizione geografica, vi sono una serie di fattori rilevanti che condizionano le scelte dei genitori per i propri figli. In primo luogo la mancanza di infrastrutture adeguate. Infatti, per la maggioranza dei genitori, e soprattutto nelle città di Catania e Bari, la scelta di far trascorrere grandi quantità di tempo ai bambini a casa o presso le abitazioni di amici è condizionata dalla scarsità di infrastrutture adatte e dalla mancanza di adeguate condizioni di sicurezza, oltre che dall’impossibilità del genitore di accompagnare e fare compagnia al piccolo. Tra i timori di mamma e papà spiccano anche la paura degli sconosciuti, il traffico eccessivo, la preoccupazione per eventuali infortuni e la vicinanza di amici poco raccomandabili.

Ciò condiziona il tempo libero dei più giovani che viene trascorso in gran parte davanti la tv, su internet o sulle tastiere dei videogames. Inoltre, secondo 1 ragazzo su 4, alla quantità di tali attività il proprio genitore non presta alcun controllo. Per quanto riguarda invece l’attività sportiva le percentuali cambiano. Il 46% di questi ultimi, infatti, apprezza e giudica positivamente i coetanei che praticano un qualche sport, ma il 54% dei giovanissimi, con picchi nelle città di Catania e Napoli, non considera il movimento un passatempo migliore dell’ascoltare musica o del giocare al computer. Secondo Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia, tali dati sono “preoccupanti, perché il movimento e la socialità sono elementi essenziali per la crescita equilibrata”.

A questo proposito Save the Children e Kraft Foods hanno stilato 10 regole basilari che consentono ai bambini di affrontare la giornata mantenendo un giusto equilibrio tra sane abitudini alimentari e un corretto stile di vita. La prima norma riguarda la frequenza e la quantità dei pasti. Difatti, come ogni specialista raccomanda, è buona abitudine distribuire 5 pasti durante tutto l’arco della giornata. Importantissima la prima colazione mattutina, un piccolo spuntino prima del pranzo, seguito da una sana merenda pomeridiana e una cena leggera alla sera. Un’altra abitudine da non mancare consiste nella puntuale variazione del menù quotidiano dei propri figli in modo da garantire un approccio nutrizionale completo e far conoscere al bambino sempre nuove pietanze. Privilegiare attività non sedentarie e dedicare mezz’ora al giorno al movimento, sono consuetudini che non solo contribuiscono al mantenimento di una sana forma fisica, ma favoriscono la socializzazione e lo svago: componenti fondamentali per la vita di ogni ragazzo e bambino. Da non dimenticare il buon esempio. Infatti, l’imitazione di modelli ritenuti corretti è il primo modo con cui i giovani imparano a relazionarsi e ad acquisire le giuste abitudini di vita. 



Source: http://goo.gl/hvsFN

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