jeudi 2 août 2012

Insetti, alghe e carne in vitro: ecco il cibo del futuro


Hamburger di insetti, salsine di alghe e pasticcio di carne prodotta in laboratorio. Non è l’ultimo cibo da fast food, ma il pasto tipo che molti di noi potrebbero ritrovarsi a mangiare fra 20 anni. A lanciare la previsione in un editoriale pubblicato dalla Bbc, alcuni esperti, futurologi e scienziati, comeMorgaine Gaye: “Nel mondo occidentale eravamo abituati all'abbondanza, ma ora i costi crescenti ci suggeriscono di incominciare a pensare nuovamente al cibo come a un lusso. E a questo punto è necessario ideare nuovi modi per riempire il vuoto alimentare”, spiega. Dunque, per sopperire alla scarsità delle risorse ed ammortizzare l’impatto ambientale, ecco arrivare sulle nostre tavole ingredienti piuttosto strani. Secondo il pronostico, gli insetti saranno presto aggiunti ai menu, nonostante il blocco psicologico diffuso in occidente. Sarebbero circa 1.400, infatti, le specie di insetti commestibili per l’uomo. E non solo, altissimo è il loro potenziale nutritivo: scienziati dell’olandeseWageningen University sostengono che questi animaletti abbiano valori nutrizionali più elevati della comune carne, oltre a contenere molte proteine. Allevarli costa meno rispetto ai bovini, richiede un minor consumo di acqua e non danneggia l’ambiente con emissioni gassose. D’altronde, i bruchi e le locuste sono molto popolari in Africa, i giapponesi hanno un debole per le vespe e in Thailandia è abbastanza frequente mangiare grilli.
Sulle nostre tavole dovrebbe arrivare, nei prossimi decenni, anche la carne in vitro. Ancora una volta i ricercatori olandesi sono all'avanguardia: l'hanno prodotta stimolando la crescita di strisce del tessuto muscolare con l’uso di cellule staminali di provenienza bovina. Entro l’anno verrà confezionato ilprimo hamburger di laboratorio e l’obiettivo, sottolinea Mark Post della Maastricht University, è quello di arrivare a rendere la carne in vitro impossibile da distinguere rispetto a quella normale.
Alghe: sono 10 mila i tipi conosciuti nei mari di tutto il mondo. In essi gli scienziati ripongono grandi speranze, poiché alimenterebbero uomini ed animali, e potrebbero essere coltivate negli oceani. Basti guardare ad oriente, dove le alghe rappresentano un caposaldo della dieta asiatica. Ci scommette anche Andrea Ghiselli, dell’Istituto nazionale Ricerca Alimenti e Nutrizione: “Questi organismi potrebbero davvero essere il cibo del prossimo secolo e sono indubbiamente ricchi di fattori preziosi”, commenta. Tipi particolari di alghe, come la spirulina, sono considerati eccellenti integratori alimentari naturali ad altissimo contenuto proteico.


1 commentaire:

Enregistrer un commentaire